West Nile Virus – Aggiornamento 11 luglio 2022
In relazione al rischio di trasmissione trasfusionale dell’infezione da West Nile Virus (WNV), si conferma, anche per il corrente anno, la strategia di adottare misure di prevenzione basate sui riscontri derivanti dall’adozione del “Piano nazionale prevenzione, sorveglianza e risposta arbovirosi (PNA) 2020-2025”, elaborato dal tavolo tecnico intersettoriale sulle malattie trasmesse da vettori coordinato dal Ministero della Salute e oggetto di intesa tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano (Rep. Atti n. 1/CSR del 15 gennaio 2020).
Il piano, richiama l’applicazione costante delle misure di prevenzione, sorveglianza e controllo dell’infezione da WNV su tutto il territorio nazionale, rafforzando la sorveglianza dei casi umani dai primi di maggio a tutto novembre 2022, periodo di maggiore attività del vettore.
Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus) è un Arbovirus che può infettare l’uomo a seguito della puntura di zanzara infetta. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nell’ 0,1% di tutti i casi, l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite.
Le evidenze scientifiche nazionali ed internazionali hanno dimostrato l’efficacia dei piani di sorveglianza sistematica della cattura di zanzare vettrici e di sorveglianza attiva degli uccelli selvatici nel fornire informazioni precoci sulla circolazione del West Nile Virus.